HAI PRESO
UNA MULTA? ECCO COSA FARE PER CONTESTARLA
Cosa e’ una contravvenzione?
Nella pratica, dunque, quando si parla di reati si intende richiamare
o un delitto, o una CONTRAVVENZIONE, senza voler fare una distinzione netta,
essi si distinguono a seconda della specie di pena prevista dal codice penale i
delitti sono quei reati per cui è prevista la pena dell’ergastolo, della
reclusione, della multa, mentre le contravvenzioni sono quei reati per cui è
prevista la pena dell’arresto e/o dell’ammenda
Per questi ultimi la peculiarità è che, di fatto, per la loro
sussistenza non risulta necessaria la valutazione della presenza dell’elemento
soggettivo, senza dover considerare la presenza del dolo o della colpa nella
condotta.
Come si impugna una
contravvenzione?
le contravvenzioni nel rispetto dei termini perentori di decadenza, possono
essere impugnate mediante:
Ricorso amministrativo: va proposto per iscritto in carta semplice al Prefetto
territorialmente competente, mediante lettera raccomandata A/R, oppure
presentato a mano, presso l'ufficio Depenalizzazioni, o anche al Comando della
Polizia Municipale da cui dipende l'ufficiale che ha redatto il verbale, che lo
trasmetterà a sua volta al Prefetto competente. Il termine per ricorrere al
Prefetto è di 60 giorni, a far tempo dalla data della contestazione della
violazione ovvero, se questa non è stata immediata, dalla notifica del verbale
di contravvenzione.
Il Prefetto:
a)
può annullare la contravvenzione con un
provvedimento espresso, oppure mediante silenzio-assenso - che scatta quando,
decorsi 120 giorni dal deposito del ricorso, il Prefetto non si sia ancora
pronunciato
b)
può emettere un'ordinanza di pagamento di
importo superiore di quello contestato (il
doppio più una maggiorazione atta a coprire le spese del procedimento)
= il ricorrente potrà
pertanto impugnare la decisione del Prefetto dinanzi al Giudice di Pace.
Ricorso giurisdizionale: va proposto per iscritto
invece entro 30 giorni dalla avvenuta notifica o contestazione dell'infrazione
investe in prima istanza il Giudice di Pace competente a conoscere della
controversia ed eventualmente in seconda istanza il Tribunale.. Va depositato a
mano nella cancelleria dell'ufficio del Giudice, o a mezzo posta ordinaria con
raccomandata A/R.
= complessivamente più costoso
di un ricorso al Prefetto ed e’ quindi una soluzione poco appetibile quando si
vogliano contestare multe di poco valore.
Ricorso per annullamento in autotutela: va
proposta per contestare l'addebito presso lo stesso organo amministrativo che
ha emanato la contravvenzione chiedendone l’annullamento.
Il ricorso deve
contenere necessariamente i seguenti elementi
essenziali:
1.
autorità adita;
2.
generalità del ricorrente;
3.
riassunto
dei fatti;
4.
indicazione della data, del luogo, del numero
del verbale e della violazione degli articoli del Codice della Strada che è
stata contestata;
5.
motivazioni del ricorso;
6.
richiesta di annullamento;
7.
atti allegati che supportino le proprie
motivazioni (certificati, ecc.);
8.
data;
firma;
9.
domicilio legale
Errori materiali che possono
determinare la nullità della contravvenzione
1.
Omessa o errata indicazione delle generalità del
soggetto multato
2.
Omessa o errata indicazione della data e
dell'ora nella quale è avvenuta l'infrazione
3.
Omessa o errata indicazione della data e
dell'ora nella quale è avvenuta l'infrazione
4.
Omessa o non completa identificazione del
veicolo
5.
Omessa o erronea indicazione dell'autorità
presso cui presentare ricorso
6.
Mancata esposizione dei fatti
7.
Errore sulla norma violata o sulla sanzione
irrogata
8.
Errore di persona
9.
Notifica della contravvenzione al precedente
proprietario del veicolo
10.
Errata rilevazione della targa del veicolo
11.
Notifica avvenuta oltre il termine di 90 giorni
dal rilevamento dell'infrazione
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