giovedì 10 marzo 2016


SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: NUOVE MANSIONI INCOMPATIBILI CON LA PROPRIA SALUTE






Se sei un dipendente quando puoi rifiutarti di svolgere nuove mansioni?
·         in caso di inidoneità fisica
·         problemi di salute
·         problemi di salute psico-fisica

>>> onere della prova spetta al datore di lavoro
Secondo i giudici, tale regola sull’onere della prova, risponde al principio di correttezza e buona fede e all’obbligo del datore di lavoro di tutelare e garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti.

Il lavoratore deve far presente la circostanza dell’incompatibilità tra stato di salute e nuove mansioni senza necessità di doverne dare dimostrazione attraverso apposita documentazione medica.
>>> il datore di lavoro è tenuto a prendere in considerazione le giustificazioni addotte e a procedere a loro accertamento, sottoponendo il dipendente alla visita medica per stabilire se, rispetto alla mansione specifica, il dipendente risulta:
a)      idoneo;
b)      idoneo parziale, temporaneo o permanente, con prescrizioni o limitazioni;
c)      inidoneo temporanea;
d)     inidoneo permanente.
In generale è il lavoratore a dover fare richiesta di visita medica per l’accertamento dei rischi lavorativi.
Nel caso delle nuove però compete al datore di lavoro il previo accertamento sanitario della possibilità di assegnarle o meno, il lavoratore fa presenti i propri problemi di salute incompatibili con il nuovo tipo di compiti da svolgere, il nuovo ambiente lavorativo, i nuovi strumenti e macchinari ecc. il datore deve disporre la visita medica.
        Se si riscontra l’inidoneità parziale o totale, temporanea o permanente, il rifiuto del dipendente è giustificato e legittimo e impone al datore di rivedere le mansioni.
        Spetterà al datore dimostrare che, al contrario, le mansioni sono compatibili e ciò solo a seguito di apposita visita da parte del medico del lavoro.
        In mancanza di prova contraria fornita dal datore di lavoro, il rifiuto del dipendente di svolgere le mansioni rischiose per la salute è legittimo e non può pertanto giustificare il licenziamento o altra sanzione disciplinare.
        L’eventuale licenziamento dovuto al rifiuto giustificato in tal senso è illegittimo e ricade sul datore di lavoro la prova che le nuove mansioni siano invece compatibili con lo stato di salute del dipendente



per maggiori informazioni scrivi a dirittissimo@gmail.com

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