IL CANONE RAI NON SARA’ INSERITO IN
BOLLETTA
Il Consiglio di Stato ha bocciato il decreto
attuativo della misura inserita nella legge di
stabilità, e
mancano pochi giorni alla scadenza del 30 aprile per l'invio
dell'autocertificazione per non pagare l'imposta
Rai. Secondo l’autorevole organo giudicante il decreto è in sostanza da perfezionare
non e’ esaustivo ed e’ evidente la poca chiarezza del testo
= non dà una
definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo;
= manca il riferimento allo scambio dati
tra vari enti coinvolti necessario per l'addebito in bolletta;
= il nuovo sistema di pagamento del canone
tv non soddisfa i criteri di privacy
garantiti per legge, considerata la notevole mole di dati che saranno
scambiati tra gli enti coinvolti
à occorre porre rimedio alle criticità.
·
Secondo Federconsumatori infatti il
Consiglio di Stato ha bocciato l'idea balzana del canone Rai in bolletta,
partorita da un governo apprendista stregone, che vuole continuare a stangare i
cittadini. Trattasi di un intollerabile tentativo di fare cassa sulle tasche
delle famiglie, che sono libere di decidere se possedere o meno un televisore.
Se la Rai vuole avere a disposizione più risorse faccia la sua parte: operi a
tutto spiano tagli agli sprechi, ai privilegi, agli abusi, evitando di assumere
esterni con contratti milionari secretati direttamente proporzionali ai flop
negli ascolti, invece di valorizzare le eccellenti risorse umane interne, e si
concentri sull'offerta di un servizio pubblico di qualità che punti veramente
sui contenuti, sulla cultura e sull'informazione.
·
Secondo Codacons la conseguenza
del parere del Consiglio di Stato sarà quella di non inserire il canone in bolletta, almeno fino a che non saranno
superate le pesanti criticità rilevate. Il Governo deve ora sospendere il
decreto e apportare tutte le
correzioni richieste dai giudici. L'unica cosa certa in mezzo ai tanti dubbi e alla totale mancanza di informazioni per i cittadini, è che sul canone Rai in bolletta regna il caos più totale, motivo per cui il Governo farebbe bene a rinunciare del tutto al provvedimento".
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