ACQUISTI ON LINE: ATTENZIONE ALLE TRUFFE
COME DIFENDERSI?
Lo SHOPPING ON LINE (o c.d. e-commerce) è ormai
diventato un’abitudine per molti di noi: i consumatori sono infatti invogliati
dai numerosi vantaggi che questa tipologia di spesa offre,soprattutto in
termini di ampiezza della scelta e di riduzione dei prezzi che vengono
proposti.
Il commercio elettronico,
tuttavia, può riservare a volte degli spiacevoli inconvenienti.
La transazione che il consumatore
effettua on line pagando con carta di credito o con contrassegno, viene
giuridicamente definita come un “contratto
a distanza” poiché venditore ed acquirente, non si trovano fisicamente
nello stesso luogo, ma utilizzano sistemi di comunicazione informatici.
Il contratto si intende concluso
nel momento in cui il consumatore riceve la mail di conferma dell’ordine
direttamente dal sito internet, accompagnata da un codice identificativo (cd.
“numero d’ordine”).
Dal punto di vista legislativo, la
disciplina della vendita online è regolata in buona parte dalle norme del
Codice del Consumo (in particolare: artt. 50 ss. e 64 ss.) e da una serie di
direttive comunitarie.
La legge (precisamente Art. 6,
D.Lgs. 185/99) prevede che la merce ordinata nei contratti a distanza debba
essere consegnata nel termine di trenta
giorni, salvo diversa pattuizione tra acquirente e venditore. Se il termine
di consegna non viene rispettato, il consumatore ha diritto alla risoluzione
del contratto ed al rimborso dell’importo pagato, oltre al risarcimento dei
danni patiti a causa del mancato adempimento.
Nel caso in cui il prodotto
ricevuto dovesse risultare deteriorato o
difettoso, il consumatore ha DIRITTO
DI RECEDERE ed anche ad essere rimborsato di un importo pari al minor
valore del bene, a patto che tale situazione non sia il risultato di un
manomissione del prodotto di cui è responsabile il consumatore stesso.
Questa facoltà può essere
esercitata dall’acquirente in maniera libera, cioè senza alcuna penalità e
senza obbligo di specificarne il motivo, nel termine di 14 giorni dal ricevimento della merce.
Il consumatore, nell’arco dei 14 giorni, dovrà inviare una lettera raccomandata con ricevuta
di ritorno per dichiarare la sua volontà di recedere.
La facoltà di recedere è prevista
anche dopo che il consumatore a ricevuto la merce. In tal caso le spese di
spedizione della merce al mittente sono un’incombenza del venditore, a meno che
le condizioni di vendita non prevedano espressamente che il consumatore sia
tenuto a corrispondere solo quelle relative alla merce già recapitata.
E’ prevista inoltre la
possibilità per il consumatore di effettuare RECLAMI e, a tal proposito, è dovere del venditore informare il
cliente-consumatore, indicandogli tutti i dati e i recapiti dell’impresa
(denominazione, indirizzo della sede legale, numeri telefonici, codice fiscale,
partita iva ecc. …),
Il venditore é inoltre obbligato
a specificare le caratteristiche essenziali del prodotto, il prezzo
(comprensivo di eventuali tasse e imposte), le spese e le modalità di consegna
e i termini di pagamento, oltre che le modalità e i tempi di restituzione e
ritiro nel caso di “diritto di recesso o
di ripensamento”.
Per i reclami e le contestazioni,
solitamente, i siti internet predispongono una pagina apposita nel loro sito,
dedicata all’Assistenza clienti, che peraltro, permetterà di dare al reclamo un
riscontro immediato.
Quali METODI DI PAGAMENTO sono più sicuri per gli acquisti on line?
Prima di procedere all’acquisto
di qualsiasi prodotto è opportuno verificare i dati del venditore.
E’ altresì importante scegliere
una modalità di pagamento adeguata per evitare truffe
1)
il bonifico bancario: consente la tracciabilità
del versamento ed ha valore sia in sede fiscale che legale;
2)
carte di credito prepagate (evitare quelle
collegate al conto corrente);
3)
pagamento in contrassegno: con tale metodo il
pagamento del dovuto avviene solo dopo la consegna dell’ordine da parte del
corriere. Tuttavia, tale metodo prevede dei costi aggiuntivi;
4)
pagamento con la piattaforma consente di pagare
gli acquisti sia con carte di credito tradizionali che ricaricabili. I nostri
dati finanziari vengono forniti solo a PayPal che si pone come intermediario tra noi ed il venditore.
In caso di mancata ricezione dell’ordine o altri disguidi, PayPal gestisce i
reclami e se non si raggiunge un accordo, l’acquirente potrà ottenere il
rimborso del prezzo pagato tramite storno sul conto PayPal. Il rimborso può
essere richiesto per mancata ricezione della merce ordinata o in caso di merce
notevolmente diversa da quella richiesta. Per poter usufruire della “protezione
acquisti” occorre aprire la contestazione entro 180 giorni dalla data in cui è
avvenuto il pagamento. Il rimborso non può essere, tuttavia, richiesto se il
pagamento è relativo ad immobili, aziende, veicoli, macchinari industriali,
apparecchiature per ufficio ed oggetti vietati secondo le regole di utilizzo di
PayPal.
L’obbiettivo del nostro studio è
sempre quello di tentare inizialmente una
definizione in via conciliativa della questione, prendendo contatti noi con
chi di dovere, o attraverso l’invio di raccomandate a nostro nome; solo in
ultima ipotesi, ricorrere alle competenti sedi giudiziarie per un’azione vera e
propria.
Se desideri raccontarci la tua
esperienza negativa di acquisto on line e saperne di più su come puoi tutelaarti, scrivi a dirittissimo@gmail.com
Siamo a disposizione
gratuitamente per offrirti una prima consulenza sul tema!!!
Risposta garantita in pochi
giorni!
Celeste Collovati
Legale Studio C.M.G.
Legale Aspes- associazione servizi al cittadino
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