PEREQUAZIONE
PENSIONI: come aderire alla procedura volta ad ottenere la mancata perequazione
della pensione dal 2011 ad oggi bloccata!!!!!
C'è ancora la possibilità di far valere i propri diritti in merito alla pensione..
Per info sulla procedura scrivi a dirittissimo@gmail.com oppure rivalutazionepensione@gmail.com
Il Tribunale di Milano
rinvia alla Corte Costituzionale la decisione sui ricorsi per la rivalutazione
delle pensioni.
Un'altra grande
battaglia verso il Governo Renzi e una vittoria, anche se parziale, per i
pensionati!
Anche il tribunale di
Milano ha accolto il ricorso di diversi pensionati che grazie ad una norma del
governo Monti, si sono visti negare la rivalutazione della propria pensione.
Perequazione automatica
delle pensioni cosa vuol dire??
Sostanzialmente è un aumento applicato
annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del
costo della vita.
Il blocco di tale
perequazione ha origine a partire dal Decreto Salva Italia di Monti nel lontano
2011 che ha stabilito lo stop alla perequazione per gli assegni superiori a 3
volte il minimo Inps (ovvero da Euro 1.405,00 in su). Blocco che non è mai
stato eliminato.
Tale situazione ha
scatenato la pronuncia della Corte Costituzionale (sentenza n. 70/2015) che nel
maggio 2015 si è espressa, dichiarando incostituzionale il suddetto blocco,
in quanto in palese contrasto con alcuni principi della nostra
Costituzione (principio di ragionevolezza e proporzionalità).
Nel ricorso presentato da noi legali
dell’Associazione Aspes, associazione tra le prime in Italia che si occupa dei
problemi dei pensionati, viene a chiare lettere sottolineato più volte la non
manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale della
reiterazione dei blocchi della perequazione operata nel tempo da vari governi.
Possono aderire a tale
azione tutti i pensionati, siano essi ex dipendenti privati o statali che già
nel novembre 2011 percepivano una pensione minima lorda pari o superiore ad
Euro 1.405,00.
Occorre precisare che
nel caso di specie, infatti, sia il Governo Monti-Fornero con il decreto Salva
Italia (n. 201/2011) ha operato il blocco per il 2012-2013, sia la Legge di
stabilità Letta per l'anno 2014-2015 e il Decreto Renzi (n. 65/2015) convertito
in Legge (109/2015) ha ridotto drasticamente le percentuali di calcolo della
rivalutazione (anche del 40%) per ogni fascia di reddito, operando anche
retroattivamente dal 2012 sino al 2016.
Fino ad oggi non ci si
sbilanciava sul possibile esito positivo della procedura in questione.
Poi, i primi del mese
di Maggio 2016, la grande notizia dell'Ordinanza del Tribunale di Milano,
sezione lavoro, la prima sulla questione, nella quale il giudice ha dichiarato
la non manifesta infondatezza, per violazione degli art. 136, 3, 36 comma 1 e
38 comma 2 della Costituzione, della questione di legittimità costituzionale
dell'art. 24 comma 25 decreto legge n. 201 del 2011, convertito in legge n. 214
del 2011, come modificato dal Decreto Legge n. 65/2015 (decreto Renzi) convertito
in Legge n. 109/2015.
Per info sulla procedura scrivi a dirittissimo@gmail.com oppure rivalutazionepensione@gmail.com
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