martedì 6 settembre 2016

PEREQUAZIONE PENSIONI: come aderire alla procedura volta ad ottenere la mancata perequazione della pensione dal 2011 ad oggi bloccata!!!!!

C'è ancora la possibilità di far valere i propri diritti in merito alla pensione..

Per info sulla procedura scrivi a dirittissimo@gmail.com oppure rivalutazionepensione@gmail.com 


Il Tribunale di Milano rinvia alla Corte Costituzionale la decisione sui ricorsi per la rivalutazione delle pensioni.

Un'altra grande battaglia verso il Governo Renzi e una vittoria, anche se parziale, per i pensionati!
Anche il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di diversi pensionati che grazie ad una norma del governo Monti, si sono visti negare la rivalutazione della propria pensione.

Perequazione automatica delle pensioni cosa vuol dire?? 

Sostanzialmente è un aumento applicato annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del costo della vita.

Il blocco di tale perequazione ha origine a partire dal Decreto Salva Italia di Monti nel lontano 2011 che ha stabilito lo stop alla perequazione per gli assegni superiori a 3 volte il minimo Inps (ovvero da Euro 1.405,00 in su). Blocco che non è mai stato eliminato.

Tale situazione ha scatenato la pronuncia della Corte Costituzionale (sentenza n. 70/2015) che nel maggio 2015 si è espressa, dichiarando incostituzionale il suddetto blocco, in quanto in palese contrasto con alcuni principi della nostra Costituzione (principio di ragionevolezza e proporzionalità).

Nel ricorso presentato da noi legali dell’Associazione Aspes, associazione tra le prime in Italia che si occupa dei problemi dei pensionati, viene a chiare lettere sottolineato più volte la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale della reiterazione dei blocchi della perequazione operata nel tempo da vari governi.

Possono aderire a tale azione tutti i pensionati, siano essi ex dipendenti privati o statali che già nel novembre 2011 percepivano una pensione minima lorda pari o superiore ad Euro 1.405,00.

Occorre precisare che nel caso di specie, infatti, sia il Governo Monti-Fornero con il decreto Salva Italia (n. 201/2011) ha operato il blocco per il 2012-2013, sia la Legge di stabilità Letta per l'anno 2014-2015 e il Decreto Renzi (n. 65/2015) convertito in Legge (109/2015) ha ridotto drasticamente le percentuali di calcolo della rivalutazione (anche del 40%) per ogni fascia di reddito, operando anche retroattivamente dal 2012 sino al 2016.

Fino ad oggi non ci si sbilanciava sul possibile esito positivo della procedura in questione.

Poi, i primi del mese di Maggio 2016, la grande notizia dell'Ordinanza del Tribunale di Milano, sezione lavoro, la prima sulla questione, nella quale il giudice ha dichiarato la non manifesta infondatezza, per violazione degli art. 136, 3, 36 comma 1 e 38 comma 2 della Costituzione, della questione di legittimità costituzionale dell'art. 24 comma 25 decreto legge n. 201 del 2011, convertito in legge n. 214 del 2011, come modificato dal Decreto Legge n. 65/2015 (decreto Renzi) convertito in Legge n. 109/2015.

Una vittoria e un primo passo verso il riconoscimento dei propri diritti per tanti pensionati che hanno deciso di rivendicare ciò che gli spetta sull'assegno.

Per info sulla procedura scrivi a dirittissimo@gmail.com oppure rivalutazionepensione@gmail.com 



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