martedì 30 marzo 2021

INDEBITI PENSIONISTICI

Facciamo chiarezza sul tema degli indebiti pensionistici, ossia le richieste dell’Inps di restituzione importi di pensione già erogati; essi possono riguardare, sia le prestazioni assistenziali (domande d’invalidità che secondo l’Inps non dovevano essere accolte ma che di fatto sono state accolte anni prima dall’Ente stesso, indennità di accompagnamento, indennità di inabilità) sia le pensioni di anzianità/vecchiaia.

Quando si può inoltrare la richiesta di annullamento all’Ente preposto?

Talvolta, può capitare che il pensionato abbia omesso di dare informazioni che possano determinare la revoca o la riduzione di un trattamento previdenziale (come nel caso di un assegno di invalidità o un’indennità di accompagnamento) oppure sul fronte degli indebiti civili ovvero dell’erogazione della pensione vera e propria, che non abbia informato l’Ente di una variazione in aumento del proprio reddito (per esempio qualora si sia messo a reddito un immobile).

Se tali fatti devono essere comunicati dal pensionato all'ente previdenziale in quanto non conosciuti o conoscibili direttamente da quest'ultimo e, dunque, siano riconducibili ad una condotta colposa o dolosa del pensionato, quest’ultimo è tenuto a restituire all'ente previdenziale le somme indebitamente percepite.

Ma non sempre è così: qualora l’Inps fosse stato già a conoscenza di tutti i dati e della situazione reddituale del cittadino, perchè rimasta invariata negli anni, la situazione cambia. In tali casi infatti la legge prevede che prevalga il “principio di irripetibilità delle pensioni” nonché la buona fede del pensionato, pertanto, quest’ultimo non è considerato in “dolo” e dunque non tenuto a restituire quanto l’Inps gli ha erroneamente versato; in tal caso, può attivare, entro certi tempi di legge, una procedura legale per chiedere l’annullamento del debito notificatogli dall’Ente previdenziale.

Per questi motivi è importante, quando si riceve una comunicazione di questo tipo dall’Inps, far, prima di tutto, effettuare una verifica sulla legittimità della richiesta restitutoria avanzata dall’Inps. In tal modo si potrà evitare di dover pagare inutilmente un debito magari prescritto o che l’Inps non aveva diritto a chiedere in restituzione.

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