venerdì 30 settembre 2016


SERVIZIO DI CONSULENZA  E TRATTAZIONE STRAGIUDIZIALE DEI SINISTRI



Sei stato vittima di un incidente stradale?! Con un minimo costo dell’invio di una raccomandata potrai ottenere il miglior risarcimento: vi offriamo un servizio al minor costo possibile e con la massima resa!

Il nostro studio prevede un servizio di prima consulenza gratuita (valutazione in merito alla responsabilità delle parti nel sinistro) a tutti i clienti interessati, sia soggetti privati che società che svolgano servizi di trasporto, nonché l’azione di rivalsa del datore di lavoro nei confronti dell’Assicurazione di controparte, nel caso in cui il dipendente si sia infortunato durante l’orario di lavoro e sia nell’impossibilità di svolgere la propria attività di dipendente.

Provvederemo ad effettuare una prima valutazione gratuita del sinistro -fase stragiudiziale- dopo aver esaminato la documentazione utile da voi procurata (a titolo esemplificativo: carta identità e codice fiscale e patente dei conducenti dei veicoli coinvolti, modulo di costatazione amichevole, verbale della Municipale, certificati medici, dati della polizza assicurativa dei veicoli coinvolti) il tutto per verificare se ci sono in concreto gli estremi per una richiesta di risarcimento del danno.

La richiesta di risarcimento può riguardare sia i danni relativi al veicolo, sia i danni relativi alla persona e potrà essere inoltrata sia nell’ipotesi in cui le lesioni siano inferiori al 9% della Tabella relativa al danno biologico prevista dal Tribunale di Milano (lesioni di lieve entità), sia nell’ipotesi che tali lesioni siano superiori al 9% (ovvero lesioni di grave entità).

Svolta la prima consulenza, si procederà con l’invio di una diffida nei confronti dell’assicurazione di controparte.

Per questa fase è previsto:

-studio della documentazione reperita in precedenza;

-redazione della diffida ed invio della stessa;

-trattazione con i periti dell'assicurazione di controparte e con il liquidatore.

N.B. Si specifica che se si desidera inviare anche la lettera di rivalsa del datore di lavoro nei confronti dell’Assicurazione di controparte per infortuni subiti dal lavoratore durante l’orario di lavoro, questa avrà un costo esiguo ulteriore.

Qualora ci fossero lesioni, un ulteriore costo -modesto- che il cliente dovrebbe sostenere è quello relativo alla perizia medica redatta da un nostro consulente affidabile e qualificato, iscritto all’albo dei CTU del Tribunale di Milano.

Una volta liquidato l'importo dalla Compagnia Assicurativa, la stessa provvederà a liquidare il risarcimento per il cliente e le nostre spese legali oltre a quanto anticipato per spese mediche, medicinali e perizia del CTU.

Chi fosse interessato a tale consulenza, ci contatti direttamente ai numeri di telefono riportati al termine dell'articolo in modo tale che tutte le informazioni su costi e modalità concrete di trattazione del sinistro verranno spiegate ed indicate a ciascuna persona interessata.

Nel caso in cui invece il cliente volesse procedere giudizialmente, la situazione sarà differente: sono previsti costi vivi da sostenere relativi alla procedura giudiziale e il costo verrà quantificato, a seconda dei casi, volta per volta.

Se sei stato coinvolto in un incidente stradale e necessiti di una consulenza legale, contattaci al seguente indirizzo email: info.mclex@gmail.com o ai seguenti numeri di telefono: +39.335356483/+39.3398296492.

Rispondiamo in breve tempo e siamo a disposizione per informazioni e chiarimenti.



Celeste Collovati e Alessandro Milani

Studio Legale MC-Lex e legali Aspes - associazione servizi per il cittadino www.associazioneaspes.org

Via Gaetano Donizetti, 46

20122 Milano






giovedì 15 settembre 2016


HAI UN CREDITO DA RECUPERARE??!

ECCO PERCHE', ANCHE SE DI POCO VALORE, IL LEGALE CONSIGLIA DI NON LASCIARLO PERDERE...




Anzitutto, con il termine generico di RECUPERO DEL CREDITO  si fa riferimento a tutte le attività che il creditore svolge contro il debitore per ottenere il pagamento di quanto gli spetta.

Si tratta di attività che hanno dapprima la finalità di ottenere il risultato senza interessare l'autorità giudiziaria (come i solleciti di pagamento, le diffide, i tentativi di conciliazione imposti in determinati casi dalla legge). Ed in questo caso di parla di attività stragiudiziale.

Se poi questi tentativi non raggiungono l'effetto sperato (e quindi il pagamento da parte del debitore) al creditore non resta che ricorrere all'autorità giudiziaria per ottenere quanto gli spetta attraverso l'esecuzione sul patrimonio del debitore.

Occorre considerare che oggi è all’ordine del giorno che un’azienda o una persona fisica che eserciti un’attività in proprio, è esposta al rischio continuo di mancati pagamenti da parte dei propri clienti.

Accade inoltre che all’interno delle aziende spesso manchi un ufficio che si occupi specificatamente del recupero del credito, in quanto le aziende ora tendono a delegare tale attività a strutture esterne.

Un’attività di recupero crediti efficiente è importante  in quanto consente di gestire un mancato (o ritardato) pagamento impostando al tempo stesso nuovi rapporti contrattuali o di modificare le condizioni di quelli in essere. Tutto ciò per l’azienda creditrice si ripercuote anche in termini di guadagno a livello di immagine.

Ed è proprio in queste situazioni che L’AUSILIO DI UN LEGALE è fondamentale, in modo da evitare inutili perdite di tempo oltre che perdite economiche reali, del cui valore spesso ci si rende conto troppo tardi.

Il nostro obbiettivo è dunque studiare e valutare a fondo ogni possibilità di recuperare il credito anzitutto senza ricorrere al Tribunale, in modo da ridurre al minimo i Vostri costi.

Con che modalità? dalla messa in mora iniziale alla possibilità di un accordo stragiudiziale; solo se non avesse sortito effetto questa prima attività, allora si procede giudizialmente, con il deposito di ricorsi in tribunale e ad ogni successiva eventuale fase di esecuzione.

Disponiamo, tra l’altro, di UN’ATTIVITÀ DI INDAGINE sia su persona fisica che giuridica che nel primo approccio al recupero del credito, riteniamo sia INDISPENSABILE perché consente di avere un quadro completo di tutte le proprietà, i beni e i conti del soggetto o società verso il quale o la quale si vuole andare a recuperare il credito.


Il nostro modo di affrontare un recupero del credito è il seguente:

1)     Analizziamo il caso che ci sottoponete con documentazione da Voi fornita (fatture, bolle di accompagnamento e tutto ciò che possa essere utile per dimostrare il Vostro credito liquido certo ed esigibile).

Effettuiamo UNA PRIMA VALUTAZIONE GRATUITA, cercando, se la situazione è controversa, con l’ausilio anche dell’attività di indagine, di risolvere la questione con una semplice telefonata o messa in mora (ripetuta anche più volte);


2)     Qualora non dovesse funzionare la modalità stragiudiziale, allora si procede, dopo ultima telefonata per sollecitare, al deposito del ricorso presso le competenti sedi giudiziarie.


N.B. Informiamo che i COSTI previsti sono davvero competitivi, con possibilità di sconti qualora decideste di affidarci più recuperi del credito (quindi in base alla quantità).

Se interessati, non esitate a contattarci, anche solo per avere informazioni, scrivendo alla casella:


Rispondiamo subito o in pochi giorni!



Celeste Collovati
Legale Studio C.M.G.

Legale Aspes  www.associazioneaspes.org



martedì 6 settembre 2016

PEREQUAZIONE PENSIONI: come aderire alla procedura volta ad ottenere la mancata perequazione della pensione dal 2011 ad oggi bloccata!!!!!

C'è ancora la possibilità di far valere i propri diritti in merito alla pensione..

Per info sulla procedura scrivi a dirittissimo@gmail.com oppure rivalutazionepensione@gmail.com 


Il Tribunale di Milano rinvia alla Corte Costituzionale la decisione sui ricorsi per la rivalutazione delle pensioni.

Un'altra grande battaglia verso il Governo Renzi e una vittoria, anche se parziale, per i pensionati!
Anche il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di diversi pensionati che grazie ad una norma del governo Monti, si sono visti negare la rivalutazione della propria pensione.

Perequazione automatica delle pensioni cosa vuol dire?? 

Sostanzialmente è un aumento applicato annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del costo della vita.

Il blocco di tale perequazione ha origine a partire dal Decreto Salva Italia di Monti nel lontano 2011 che ha stabilito lo stop alla perequazione per gli assegni superiori a 3 volte il minimo Inps (ovvero da Euro 1.405,00 in su). Blocco che non è mai stato eliminato.

Tale situazione ha scatenato la pronuncia della Corte Costituzionale (sentenza n. 70/2015) che nel maggio 2015 si è espressa, dichiarando incostituzionale il suddetto blocco, in quanto in palese contrasto con alcuni principi della nostra Costituzione (principio di ragionevolezza e proporzionalità).

Nel ricorso presentato da noi legali dell’Associazione Aspes, associazione tra le prime in Italia che si occupa dei problemi dei pensionati, viene a chiare lettere sottolineato più volte la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale della reiterazione dei blocchi della perequazione operata nel tempo da vari governi.

Possono aderire a tale azione tutti i pensionati, siano essi ex dipendenti privati o statali che già nel novembre 2011 percepivano una pensione minima lorda pari o superiore ad Euro 1.405,00.

Occorre precisare che nel caso di specie, infatti, sia il Governo Monti-Fornero con il decreto Salva Italia (n. 201/2011) ha operato il blocco per il 2012-2013, sia la Legge di stabilità Letta per l'anno 2014-2015 e il Decreto Renzi (n. 65/2015) convertito in Legge (109/2015) ha ridotto drasticamente le percentuali di calcolo della rivalutazione (anche del 40%) per ogni fascia di reddito, operando anche retroattivamente dal 2012 sino al 2016.

Fino ad oggi non ci si sbilanciava sul possibile esito positivo della procedura in questione.

Poi, i primi del mese di Maggio 2016, la grande notizia dell'Ordinanza del Tribunale di Milano, sezione lavoro, la prima sulla questione, nella quale il giudice ha dichiarato la non manifesta infondatezza, per violazione degli art. 136, 3, 36 comma 1 e 38 comma 2 della Costituzione, della questione di legittimità costituzionale dell'art. 24 comma 25 decreto legge n. 201 del 2011, convertito in legge n. 214 del 2011, come modificato dal Decreto Legge n. 65/2015 (decreto Renzi) convertito in Legge n. 109/2015.

Una vittoria e un primo passo verso il riconoscimento dei propri diritti per tanti pensionati che hanno deciso di rivendicare ciò che gli spetta sull'assegno.

Per info sulla procedura scrivi a dirittissimo@gmail.com oppure rivalutazionepensione@gmail.com